Il cane " figlio unico " - JK9 - Educa il cane
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Il cane ” figlio unico “

Il cane ” figlio unico “

Ogni tanto vedo foto di cuccioli e mi viene una voglia matta di averne uno ma poi mi soffermo a pensare a quanto è bella la vita con il mio cane figlio unico, quella vita fatta di abitudini, di completa conoscenza reciproca.
Al mattino io ho 3 sveglie e per le prime due lei non muove un pelo, poi suona l’ultima e lei si alza, viene ai piedi del mio letto e mi fa un inchino. Ci scambiamo due coccole e lei mi anticipa in bagno, le apro l’acqua del bidet e mentre beve io faccio pipì. Mi lavo, mi vesto e lei mi aspetta sul suo cuscinone. Esco dalla camera e lei va al suo guinzaglio, lo prendo, prendo la borsetta da passeggiata e lei scende le scale ma si ferma sul quart’ultimo gradino dove mi è più comodo metterle il collare. Usciamo e se è giorno vuole andare quasi sempre a sinistra e fare il solito giro, a volte invece preferisce la spiaggia di destra, decide lei. Torniamo e in ingresso lei passa avanti, io la scavalco e sale sul quartultimo gradino aspettando che la liberi dal collare per salire in casa, poi mentre appoggio tutto lei è davanti alla ciotola della sua colazione, dò da mangiare a lei e preparo per me. Andiamo assieme in bagno e infine davanti alla porta mi aspetta per l’ultimo bacio sulla sua testa con grattatina sotto il collo “ci vediamo dopo, fai la brava” ed è lì che si farà trovare appena sente il mio scooter al ritorno dal lavoro. E questa è solo la mattina ma tutta la giornata è fatta di tante cose che entrambe facciamo senza pensarci, perfettamente sincronizzate, con quella rassicurante complicità che ci accompagna durante ogni nostra attività.
Poi ci sono quegli sguardi reciproci che entrambe sappiamo cosa vogliono dire, il nostro modo di giocare, di coccolarci, di volerci bene e di mandarci a fanculo.
Ci sono le attività che abbiamo fatto assieme, quelle che ho odiato io e quelle che ha odiato lei fino a trovare quello che piace fare a entrambe, gli stage dove ci siamo divertite e quelli da dimenticare, i viaggi, gli amici.
C’è quel legame e quella conoscenza che mi fa dire da lontano che quel cane con lei non ci potrà stare o che mi fa capire che no, lì non ci dobbiamo andare, quello è un problema, quello non le piace, il tutto con quella sua comunicazione sottile ma sempre così limpida.
Le sue folli paure che abbiamo superato assieme, quelle che ho imparato a gestire, le lacrime che ho versato, la sua comprensione totale quando sono stata mesi bloccata a letto e sapeva di non potermi chiedere nulla ma non si staccava dal mio letto se non per andare a fare le passeggiatine igieniche con mamma.
6 anni di noi che mi sembrano di più, mi sembra come se fosse stato sempre così e sempre sarà.
Quindi no, non mi manca un cucciolo, ho già tutto.

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