Molti dei problemi comportamentali riportati dai proprietari di cani possono collegati ad ansia, paura e fobia ma spesso si tende a usare questi termini in maniera interscambiabile nonostante descrivano degli stati emotivi diversi e coinvolgano aree del cervello diverse.
Cerchiamo quindi di fare un minimo di chiarezza almeno per quanto riguarda i termini.
L’ansia è causata da situazioni che in precedenza sono state associate a qualcosa di spaventoso e che permettono quindi al cane di predirne l’arrivo. Queste situazioni anticipano al cane la perdita del proprio stato emotivo positivo. Allo stesso modo degli stimoli sconosciuti o poco conosciuti possono causare ansia perché il cane non ha ancora capito cosa aspettarsi da essi e quindi non sa come comportarsi.
In alcuni casi la paura è dovuta al fatto che il cervello è programmato per rispondere in un certo modo (esempio: rumori forti improvvisi) ma negli altri casi la paura è causata da ciò che il cane ha appreso essere avverso avendo provato delle emozioni negative una volta esposto ad esso.
La fobia è causata da stimoli che causano una risposta in un’area saliente del cervello (amigdala) che bypassa ogni controllo logico e fa perdere equilibrio a tutto il sistema. In questi casi l’ipotalamo non è in grado di mantenere l’equilibrio e si hanno delle reazioni spropositate ad un determinato stimolo anche a livelli molto bassi di esposizione.
La paura e l’ansia sono emozioni normali che ci aiutano a sopravvivere ma nel caso del cane quello che dobbiamo fare è dargli gli strumenti giusti per far fronte alla situazione (coping).
Per poter aiutare i cani con problemi legati a questo tipo di emozioni non esiste un metodo universale valido per tutti ma ci sono diverse opzioni che funzioneranno meglio per quel cane, per quella circostanza, per quella famiglia. È importante cercare di intervenire prima possibile quando compaiono determinati comportamenti perché spesso la mancanza di esperienza del cane fa sì che comportamenti di evitamento nel cucciolo si trasformino in meccanismi aggressivi una volta raggiunta la maturità.
Lavorare con paure e fobie richiede notevoli capacità intuitive e tecniche. Prima di tutto un bravo educatore deve essere in grado di aiutare il proprietario a capire le ansie, le paure e le fobie del proprio cane e ad imparare a gestirle. Parallelamente si introducono delle procedure finalizzate a ridurre gradualmente la paura e i problemi ad essa collegati.
Molte paure possono essere trattate con successo ma alcune fobie sono molto resistenti ed in questi casi si possono avere solo modesti miglioramenti indipendentemente dagli sforzi e dalla correttezza del metodo di lavoro. In questi casi l’impegno sarà spostato più su strategie di gestione della situazione per aiutare il proprietario a vivere serenamente con un cane afflitto da questo tipo di emozioni negative.
Se riscontri comportamenti legati ad ansie, paure e fobie nel cane rivolgiti subito a un bravo educatore che sia in grado di comprendere e rispettare gli stati emotivi del tuo cane e predisporre un percorso in tal senso